È un momento d’oro per i cuori solitari che cercano l’anima gemella on line: secondo i dati raccolti da Business of Apps, nel 2020 le app di dating hanno incassato circa 3 miliardi di dollari.
Tra gennaio e settembre 2021, il leader di mercato Match Group (cui fa capo, tra le altre, Tinder) ha fatturato quasi 2,2 miliardi e il principale concorrente Bumble (che include anche Badoo) oltre 557 milioni. Tradotto, nel giro di nove mesi le due principali società del settore hanno incassato poco meno dell’intero mercato in tutto il 2020.
Con l’avvento della pandemia l’utilizzo di queste app è cresciuto in maniera esponenziale: dal secondo trimestre 2020 (quello del primo e più rigido lockdown), gli utenti paganti di Tinder sono aumentati costantemente, passando da 8,2 a 10,4 milioni. Nel terzo trimestre 2021 tutte le app di dating hanno registrato un incremento degli utenti paganti (+16% anno su anno) e incassato l’8% in più da ciascuno (in media, 16 dollari a testa).
Con un fatturato che nei prossimi tre anni toccherà 5,7 miliardi di dollari, oltre un milione e mezzo di incontri di coppia a settimana e 26 milioni di “match” scambiati tra utenti (dati di Business Of Apps), le app di dating hanno sostanzialmente cambiato l’approccio alle relazioni di moltissime persone. Oltre a Tinder, che nel 2018 vantava 50 milioni di utenti nel mondo e oltre 700mila in Italia, ma ci sono anche Bumble, Grindr, Her, Happn, Inner Circle o le più antiche Meetic, Ok Cupid o Badoo (che nel 2021 contava 500 milioni di iscritti) a cui si è aggiunta di recente anche Facebook Dating, implementata dallo stesso social network, per un giro d’affari di 26 miliardi di euro solo nel continente europeo.
Spesso però chi si approccia a questa modalità di incontro la investe di significati e aspettative poco realistiche. “Le app di dating possono rivelarsi uno strumento utile a riportare la giusta dose di leggerezza nella vita, soprattutto se ci si trova in un momento particolare, come subito dopo un divorzio o una separazione, ma è necessario adottare il giusto atteggiamento, senza lasciarsi vincere dall’ansia da prestazione”, sottolinea Susanna Grassi, psicologa esperta in psicologa estetica.
La psicologa stila 5 consigli per trarre il meglio dall’esperienza di dating online, e viverla come un momento per guadagnare consapevolezza e autostima:
1. Prendersi il tempo necessario per passare dalla teoria alla pratica. Non è un caso che, tra i trend delle relazioni del prossimo futuro, ci sia al primo posto lo slow dating, la necessità di prendersi del tempo per conoscere meglio l’altra persona anche se tramite contatti digitali. A svelarlo è stato un sondaggio di Bumble, altra app per incontri molto frequentata, che conferma la tendenza a rallentare i tempi del primo appuntamento dopo il match virtuale. “Passare dall’online all’esperienza reale non sempre è necessario, perché c’è chi desidera mantenere una certa ‘distanza’ e si accontenta del piacere di flirtare/giocare o semplicemente chiacchierare con qualcuno che dimostra interesse. Ove si decida invece di approfondire la conoscenza è comprensibile sentire l’esigenza di prendersi del tempo per non perdersi in situazioni confuse o che non ci fanno sentire sufficientemente a nostro agio”, spiega Grassi.
2. Non aspettarsi troppo dal dating, ma al contempo non rinunciare mai alle proprie esigenze rispetto a ciò che desideriamo trovare in un partner. Secondo lo studio di Plenty of Fish, a distanza di due anni e mezzo dall’inizio della pandemia la nuova tendenza sarebbe quella del prioridating, ovvero nella necessità di concentrarsi sul carattere e sulle caratteristiche di un possibile partner alle quali non si è disposti a rinunciare. “Da una parte è giusto avere dei criteri di selezione precisi e decidere di non scendere a troppi compromessi, dall’altra è necessario avere consapevolezza che potrebbero essere necessari diversi tentativi prima di trovare una persona con cui valga la pena approfondire la conoscenza, imparando ad ascoltare le nostre sensazioni”, aggiunge la psicologa.
3. Puntare sul dialogo. Sembrerebbe che i preliminari virtuali abbiano un’importanza decisamente maggiore: a febbraio 2021, le conversazioni su Tinder sono state più lunghe del 19% rispetto a un anno prima. Il 35% di utenti italiani della Generazione Z (quelli con meno di 26 anni) dichiara infatti di essere alla ricerca di “qualcosa di avventuroso”, mentre un altro 34% di descrive come “aperto ad ogni possibilità”. Ma solo l’1% ha espresso come priorità “qualcosa di piccante”. L’immagine è senza dubbio fondamentale in un app in cui ci si sceglie o scarta sulla base di un’impressione visiva, ma le parole stanno guadagnando terreno. “Il bello di entrare in contatto con un’altra persona non può non includere il piacere di raccontarsi: parlare di sé, dei propri interessi, mostrare le proprie qualità e perché no anche qualche lato debole o fragilità, trasmettendo le proprie emozioni e beneficiando dell’ascolto dell’altro”, specifica la psicologa.
4. Saper distinguere fra seduzione e attrazione. Postare immagini sexy o ammiccanti sembra non essere la strada preferita dalla maggior parte delle utenti di sesso femminile che cercano una connessione più profonda. “Il che è perfettamente comprensibile – spiega la psicologa – se si considera che l’attrazione punta su un’immagine di sé in cui emerge un connotato più sfacciatamente sessuale. Diversa è invece la capacità di sedurre l’altro, di interessarlo, conquistarlo e portarlo a sé facendo leva sul proprio valore”. Meglio quindi puntare su immagini in cui emergano più facilmente la nostra personalità e i nostri tratti distintivi.
5. Superare il pregiudizio e vincere la vergogna. Un’indagine di InnerCircle afferma che sono soprattutto le donne a provare quell’ansia sociale generata dalla ricerca dell’amore online e dai giudizi altrui. E sono sempre loro ad avere il desiderio di conoscere più persone senza mai perdere la speranza, e, allo stesso tempo, senza rinunciare a ciò che desiderano in un partner. “Lo stigma sociale tende a colpire maggiormente le donne, poiché secondo un certo retaggio sopravvive la convinzione che una donna che cerca un partner su una app di dating sia una poco di buono e quindi meno meritevole di attrarre un uomo con intenzioni serie. Ma conoscere persone oggi non è facile, vuoi per la mancanza di tempo e occasioni, vuoi per la paura di non piacere o di essere giudicati. La tecnologia ci può aiutare e non c’è quindi vergogna nel ricorrere a strumenti che ci facilitano la vita e ci fanno sentire un po’ più ‘protette’ “, conclude Grassi.

No#News Magazine è il periodico dell’ozio, non nell’accezione oblomoviana del temine, ma piuttosto in quella dell’Antica Roma dell’otium, ovvero del tempo (libero) da impiegare in attività di accrescimento personale. L’ozio, quale uso ponderato del tempo.
Una luogo di analisi e dibattito (senza essere troppo pomposi) sulle numerose sfaccettature e forme che la cultura può assumere e della pienezza di emozioni che questa può dare.
Una rivista che osserva e narra il fermento delle “nove arti” e che indaga la società odierna al fine di fornire approfondimenti meditati e di lungo respiro.